Corte Quaiara

IN DIREZIONE OSTINATA E CONTRARIA.

Questa definizione mi rappresenta, anche nell’omaggio a Fabrizio De André. Testimonia tutta la caparbietà, la forza di volontà, anche la testardaggine a volte, con cui ho intrapreso la mia scelta. Controcorrente, del tutto diversa da quella che la tradizione vitivinicola ha impresso da secoli in queste terre.

Nessuna doc tipica della zona. I vitigni di Corte Quaiara raccontano un’altra storia, a partire dal Pinot Nero che vinifico in rosso, e in purezza. E poi Pinot Grigio, Corvinone, Teroldego, Syrah, Petit Verdot, Merlot, Goldtraminer. Oselèta e Garganega.

Corte Quaiara

IL TERRITORIO E IL TERROIR.

Le colline moreniche circondano la nostra proprietà, che a questo teritorio appartiene. Si sono formate 10.000 anni fa dopo il ritiro dei ghiacciai, con la formazione del lago di Garda. Per questo i nostri terreni sono magri, sassosi, con un’importante quota calcarea. Avari di sostanze nutrienti, costringono le viti a dare il meglio di sé e sono premessa fondamentale per ottenere acidità, mineralità e sapidità.

Qui si respira il microclima del Garda, con estati calde, buona piovosità, forti escursioni termiche: un habitat difficile ma perfetto per il mio Pinot Nero.

LE PERSONE.

Mia sorella Anna e tutto il resto del team mi aiutano ogni giorno, in vigna e in cantina. Mi piace ricordare anche Antonio Obardi, un contadino che mi ha insegnato tanto: a parlare con le vigne e ad ascoltarle con attenzione. È stato il mio mentore e da lui ho imparato tutto.

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